Una campagna di
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Immaginiamo M., 25 anni, gravemente sofferente. Immaginiamolo, a scanso di qualsiasi pietismo, nemmeno troppo indigente, ma non sufficientemente benestante da garantirsi un sostentamento lontano dal nucleo familiare senza un lavoro fisso e anche ben pagato. In questo contesto, già difficile perfino distinguere dove il disagio psichico sia causa o sia effetto, o entrambi. Già difficile anche allontanarsi da casa, figuriamoci stare là fuori dipendendo comunque dai genitori. Già si sente uno schifo così.
Per un qualche motivo, più o meno fortuito, non frequenta volentieri le strutture pubbliche preposte: un mancato buon incontro, l’aura “medicale” di un luogo, lo stigma sociale, chissà. E tanto meno può permettersi delle cure private che, comunque, si concentrerebbero solo sul disturbo.
Bene, a Heta c’è uno spazio diurno. Cominciamo.
No, no, niente attività prestabilite, può anche semplicemente stare lì a leggere seduto sul divano poi, in caso, se vuole parlare con uno psicologo, è lì.
Ma magari no, ha semplicemente bisogno che qualcuno lo aiuti a orientarsi nella foresta di offerte formative per chi non ha un impiego. Servirebbe un’assistente sociale, che poi è lì, al pc, accanto allo psicologo e al tirocinante.
O un nutrizionista, perché su quel foglio c’era scritto “disturbo alimentare”. È di là, poi lo chiamiamo.
Oppure gli serve qualcuno che vada a prenderlo, la mattina, per portarlo al Centro per l’Impiego, perché quando è fuori va tutto bene, ma lo sapete come sono i suoi genitori. Una volta che è dentro casa è difficile uscire. E comunque con i farmaci guidare non è proprio semplice.
O invece ha la visita mensile al CSM, ogni tanto ci va. E così serve qualcuno che vada a tirarlo fuori e non lo lasci solo, passando magari prima dal bar.
E, ovunque si vada, serve poter andare “altrove”, senza percorsi predefiniti, fuori da schemi classificatori, lontano da idee riabilitative precostituite.
E questo può valere anche per tutte le altre persone che girano a Heta e che, in maniera diversa, a partire da una storia singolare, hanno bisogno di uno spazio, un tempo, una modalità di intervento flessibile e particolarizzato.
“Una guida che segue” è questo: un progetto di assistenza quotidiana, dinamica, fluida, a chi soffre di disagio psichico e sociale.
La raccolta mira a sostenere le attività del centro rivolte a chi non può permettersi percorsi a pagamento e comprende: l’assistenza domiciliare, gli interventi in esterna, il centro diurno aperto cinque giorni a settimana, il servizio di assistenza sociale, i colloqui specialistici, i percorsi laboratoriali.
L’Associazione HETA è presente in sei regioni italiane e annovera psicoanalisti, psicologi, operatori, educatori, nutrizionisti, assistenti sociali. HETA vive anche del sostegno delle persone che, tramite la divulgazione delle iniziative promosse, attraverso la partecipazione alla realtà associativa, o con una erogazione liberale favoriscono la concretizzazione di progetti, interventi di prevenzione e attività sociali.
La nostra filosofia parte dall’assunto che, sempre, in ogni interesse che si persegue, c’è bisogno di un impegno personale, sia che si tratti di tempo, di risorse o di un contributo economico. Possiamo riassumere questo concetto con le parole: “NON ZERO”.
Questo vale sia per chi si rivolge a noi per ricevere un aiuto sia, a maggior ragione, per chi ha desiderio di sostenere le attività che realizziamo come gli interventi di prevenzione o quelli rivolti a favore delle persone che, per svariati motivi, non possono permettersi un trattamento o si sono incagliati nelle maglie burocratiche e organizzative dei servizi.
Si può contribuire alla vita dell’Associazione sia come singola persona che come azienda, ente o realtà sociale con un contributo personale, strumentale e/o economico.
Dunque puoi sostenerci facendo conoscere le nostre iniziative e il nostro Centro, donando dei materiali utili alle attività, verificando con noi come partecipare direttamente a dei progetti in corso o contribuendo a livello economico.
Dettagli utili
Con questo progetto puntiamo ad arrivare a un importo di 15.000 euro utili a coprire i costi annuali dello spazio diurno dell'Associazione.
Abbiamo scelto un tempo lungo per la campagna crowd per permetterci di veicolare le informazioni sull'attività di Heta in maniera distesa e raggiungere persone fuori dal nostro abituale raggio di azione. Avremo inoltre l'occasione di organizzare incontri ed eventi ad hoc grazie anche al sostegno e la collaborazione di testimonial, amici e sostenitori.
Chiediamo a ciascuno di contribuire con una donazione libera e responsabile e di aiutarci a diffondere l'iniziativa. Abbiamo scelto di non associare una determinata erogazione a un determinato “premio”, ma confidiamo che ciascuno saprà dare il giusto valore alla causa e alla propria implicazione personale. Avremo comunque piacere di ringraziarvi con un oggetto simbolo di Heta come attestato della vostra partecipazione (è in fase di elaborazione ma ci arriviamo).
Siamo disponibili a collaborare per iniziative di divulgazione quali cene, feste, incontri di presentazione o altre attività che possiamo mettere a disposizione da parte nostra quali la formazione, incontri di sensibilizzazione, materiali informativi o altro.
La brochure completa del progetto “Una guida che segue” la trovate in un pdf nella gallery insieme ad altre foto di presentazione di Heta e delle nostre attività.
Altre modalità di contribuzione e contatti
Potete contribuire alle attività di Heta e a sostenere il progetto anche attraverso questi modi:
5x1000 segnando sulla vostra denuncia dei redditi il seguente C.F. 93130540425
Diventare socio Heta con una quota annuale di 30 €
Effettuare una erogazione mensile continuativa attraverso il RID bancario
Tutte le modalità le trovate in questa paginahttps://centroheta.it/donazioni/
Per altre informazioni: www.centroheta.it
Per contatti:info@centroheta.it - 3802118180 - 07131868
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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