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“Difendi la Satira!” è un progetto di sostegno per le spese legali contro le querele intimidatorie,
a favore degli autori satirici che vengono ingiustamente querelati da politici o altre figure di potere.
L'idea di questo progetto è di Daniele Fabbri, comico querelato di recente da Giorgia Meloni per delle battute all'interno di un podcast satirico, con la volontà che questo sia un fondo permanente non solo per la sua causa, ma per tutte le eventuali querele ingiuste che potrebbero colpire gli autori satirici in questi tempi bui.
-Le leggi sulla diffamazione in questo paese consentono ad una figura potente
di trascinare in tribunale un comico anche quando non ne avrebbero valido motivo,
sapendo che il vero obiettivo non è vincere la causa, ma mettere sotto pressione il comico
che deve sostenere delle ingenti spese legali per difendersi, scoraggiando lui e di riflesso anche gli altri
a esercitare liberamente il diritto di satira e di libertà di espressione.
-Perché un comico dovrebbe scoraggiarsi, se è nel giusto?
Perché pagare un avvocato per affrontare un processo che può durare anche anni è una spesa non indifferente, E ANCHE SE IL COMICO VINCE LA CAUSA NON È GARANTITO CHE GLI VENGA RIMBORSATA.
Per un politico o un'altra figura potente, sostenere quella spesa equivale a pochi spicci, per il reddito di un autore satirico (specie se non lavora in televisione) può incidere pesantemente sulla propria vita.
La censura è un problema che riguarda tutti i cittadini,
perché il potere non usa la censura per impedire agli artisti di parlare,
ma per impedire ai cittadini di ascoltarli!
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