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Independent project by the collective Deverso: Percorso Decoloniale
While the ceasefire in Gaza should be in effect - repeatedly and brutally violated by the israeli zionist entity - military operations have also been expanded into the so-called West Bank. Bolstered by immunity granted by Western governments, the occupying forces have exponentially increased abuses and oppression with the aim of continuing their expansion.
During a period in Palestine, the Deverso collective had the privilege of meeting several wonderful Palestinian families of Nablus in the West Bank. Nablus is one of the main cities of Palestinian resistance against occupation. In recent months, it has become one of the targets of the zionist entity, with daily incursions at any time of day and night, arbitrary executions, raids, evictions, and abuses.
The project arises from the need for direct, independent, and immediate support.
In a context of occupation and systemic violence, peoples' needs shift rapidly and constantly. For this reason, we built this project without intermediaries, ensuring that it remains adaptable to the requests and necessities of people in Nablus. The funds collected are sent directly to our Palestinian contacts, who autonomously and unconditionally decide how to distribute them to the families most in need - with full respect for the self-determination of the Palestinian people.
The fundraising aims to provide decolonial solidarity to Palestinian families, fostering a vision of care, resistance, and collective liberation.
Information from the so-called West-Bank:
Thanks to our contacts, we also learned that the already difficult economic and social situation under occupation has worsened. This is due to strikes, the lack of funds of the Palestinian government, which has left numerous families without a salary for more than a year, the rising living costs, and the increasing risks associated with movement.
In fact, everyday actions that might be taken for granted, such as grocery shopping, purchasing menstrual products, receiving medical care, connecting with one's community, or simply moving around, are further disrupted by occupation forces, endangering the lives and safety of Palestinians.
To ensure the project’s independence, as an autonomous collective, we have decided not to rely on third-party organizations or associations. Therefore, Laura Pipolo (Terzani), a member of the collective, is collecting the funds in the name of Deverso.
IN ITALIANO
Progetto indipendente del collettivo Deverso: Percorso Decoloniale.
Mentre dovrebbe essere in vigore il cessate il fuoco su Gaza - più volte brutalmente violato dall’entità sionista israeliana - gli interventi militari sono stati ampliati anche nella cosiddetta Cisgiordania. Sfruttando l’immunità garantita dai governi occidentali, le forze di occupazione hanno incrementato esponenzialmente gli abusi e l’oppressione con l’obiettivo di continuare ad espandersi.
Durante un periodo nei territori, il collettivo Deverso ha avuto il privilegio di conoscere alcune magnifiche famiglie palestinesi di Nablus in Cisgiordania. Nablus è una delle principali città della resistenza palestinese all’occupazione. In quanto tale, soprattutto negli ultimi mesi, è diventata uno dei principali obiettivi dell’entità sionista con incursioni quotidiane a qualsiasi ora del giorno e della notte, esecuzioni arbitrarie, raid, sfratti e abusi.
Il progetto nasce dalla sentita necessità di un supporto diretto, indipendente e immediato.
In un contesto di occupazione e violenza sistematica, i bisogni cambiano rapidamente e continuamente. Perciò abbiamo voluto costruire il progetto senza intermediari così che si possa adattare alle richieste e necessità delle persone a Nablus.
I fondi raccolti vengono inviati direttamente ai nostri contatti palestinesi che, autonomamente e senza condizioni, decidono come distribuirli alle famiglie in maggiore difficoltà, nel rispetto dell'autodeterminazione palestinese.
La raccolta fondi si pone un obiettivo di solidarietà decoloniale alle famiglie palestinesi in una visione di cura, resistenza e liberazione collettiva.
Informazioni dalla cosiddetta Cisgiordania:
Grazie ai nostri contatti, apprendiamo inoltre che la già forte difficoltà economica e sociale nella realtà dell’occupazione viene ulteriormente aggravata. Ciò a causa di scioperi, della mancanza di fondi del governo palestinese che ha lasciato senza stipendio numerose famiglie da più di un anno, dell’aumento del costo della vita, dei prodotti di base e dei rischi connessi agli spostamenti.
Azioni di vita quotidiana, che potrebbero essere date per scontate, come fare la spesa, acquistare prodotti per il mestruo, sottoporsi a cure mediche, connettersi con le proprie comunità o spostarsi, sono ulteriormente violate dalle forze di occupazione che mettono a repentaglio la vita e la sicurezza dei palestinesi.
Per garantire l'indipendenza del progetto, come collettivo autonomo abbiamo deciso di non appoggiarci a organizzazioni o associazioni terze per cui Laura Pipolo (Terzani), parte del collettivo, sta raccogliendo i fondi a nome di Deverso.
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